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Pagamento pensioni di dicembre 2024, le date in calendario di Poste e le novità su aumenti e tredicesima #finsubito prestito immediato


Le prossime pensioni verranno erogate sui conti corrente il 2 dicembre 2024. La stessa data vale per il ritiro in contanti agli sportelli postalli. Vediamo quali componenti faranno aumentare l’importo del cedolino e quale rivalutazione è prevista per il 2025.

Le prossime pensioni verranno accreditate lunedì 2 dicembre, primo giorno bancabile del mese, ai titolari che hanno scelto di riceverle su conto corrente, libretti di risparmio, conti BancoPosta, Postepay Evolution, carte Postamat o carte libretto. La stessa data varrà per pensionati che abitualmente ritirano i trattamenti in contanti agli sportelli postali. Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti.

Anche a dicembre, possono essere ancora effettuate le operazioni di conguaglio del modello 730/2024 per quei pensionati che hanno scelto l’Inps con sostituto d’imposta. Nel caso in cui il contribuente sia a credito, sulla pensione verrà accreditato il rimborso Irpef spettante. In caso di debito, invece, saranno applicate le trattenute.

Per verificare l’importo esatto della pensione di dicembre è necessario controllare l’apposito cedolino. La modalità più semplice è accedere a MyInps sul portale dell’Istituto tramite Pin, Spid, Carta d’Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

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A dicembre, coloro che rispettano i requisiti previsti dovrebbero ricevere la tredicesima, il bonus tredicesima di 154,94 euro e la quattordicesima.

Vediamo come saranno rivalutate le pensioni nel 2025.

Quando pagano le pensioni di dicembre 2024, il calendario di Poste Italiane

Le prossime pensioni potranno essere ritirate in contanti agli sportelli postali a partire da lunedì 2 dicembre 2024, essendo il 1º dicembre domenica, quindi un giorno festivo.

Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario è tenuto a comunicare all’Inps una modalità alternativa di pagamento.

I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello.

Pagamento pensioni di dicembre 2024 in banca: le date

L’Inps ha fatto sapere che i titolari di pensione che hanno scelto di ricevere il trattamento mediante accredito su conto corrente, libretto di risparmio, conto BancoPosta, Postepay Evolution, carta Postamat o carta libretto lo vedranno erogato lunedì 2 dicembre 2024. Si tratta, infatti, del primo giorno bancabile del mese.

Come controllare il cedolino della pensione

Il cedolino della pensione – tramite il quale è possibile verificare se il trattamento ha subito delle modifiche nell’importo, ad esempio con rimborsi e trattenute del 730 – può essere consultato facilmente sul portale online dell’Inps seguendo questa procedura:

  • effettuare l’accesso a MyInps sul portale tramite Pin, Spid, Carta d’Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
  • tramite la bacheca principale entrare nella sezione “Prestazioni e servizi”;
  • cliccare su “Cedolino pensione e servizi collegati”.

Quando arriva il bonus tredicesima sulla pensione

La tredicesima viene erogata alla quasi totalità dei pensionati, con qualche eccezioni (ad esempio chi ha utilizzato l’Ape sociale e non ha ancora raggiunto i 67 anni di età). L’importo dipende dal valore del cedolino mensile e dal tempo in cui ci si è ritirati dal lavoro. Se, ad esempio, il titolare ha ricevuto la pensione nel corso dell’intero anno, la tredicesima dovrebbe corrispondere all’incirca a una mensilità. Al contrario, chi è andato in pensione nel corso dell’anno, riceverà una cifra proporzionalmente ridotta. Così varra anche per la tredicesima di dicembre 2024.

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Sulla prossima mensilità, oltre alla tredicesima, verrà accreditato anche un altro importo aggiuntivo di 154,94 euro, ovvero il bonus tredicesima. Questo è calcolato in base al reddito e, per ottenerlo, è necessario essere titolari di trattamenti pensionistici a carico delle seguenti categorie:

• pensioni dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o delle forme sostitutive, esclusive o esonerative;
• pensioni gestite dagli enti previsti dal decreto legislativo n. 509/1994.

A chi spetta la quattordicesima sull’assegno pensionistico

Per ricevere la quattordicesima mensilità, bisogna rispettare dei requisiti precisi, anagrafici e di reddito.

L’accredito verrà effettuato con il rateo di dicembre solo ai titolari che hanno compiuto 64 anni dopo lo scorso 1° luglio (se si sono raggiunti i 64 anni durante il primo semestre dell’anno, la somma aggiuntiva è stata erogata sulla pensione di luglio).

Per quanto riguarda, invece, i requisiti relativi al reddito, l’Inps ha pubblicato le tabelle con gli importi in una circolare dello scorsoo giugno. La somma esatta erogata dipende anche dall’anzianità contributiva.

Il minimo è 336 euro, pagato a chi ha meno di 15 anni di contributi (meno di 18 per i lavoratori autonomi) e un reddito annuale tra i 11.773,90 euro e i 15.563,86 euro. Il massimo invece è 655 euro, pagato a chi ha oltre 25 anni di contributi (oltre 28 per gli autonomi) e un reddito al di sotto degli 11.672,90 euro all’anno.

Coloro che a dicembre non riceveranno la quattordicesima e ritengono, comunque, di averne diritto possono presentare apposita domanda di ricostituzione online, denominata “Ricostituzione reddituale per quattordicesima”, accedendo al sito istituzionale oppure rivolgendosi ai patronati.

Di quanto aumentano gli assegni con la rivalutazione delle pensioni 2025

La rivalutazione delle pensioni, o perequazione automatica, è un meccanismo che, ogni anno, in base agli indici Istat, adegua gli importi dei cedolini all’inflazione.

Nel 2025, è prevista una rivalutazione dell’1,6% dell’importo ma la percentuale non sarà applicata allo stesso modo a tutte le pensioni:

  • fino a 3 volte la pensione minima (1.795,82 euro lordi al mese), l’aumento sarà pari all’1,6% dell’importo
  • tra 3 e 5 volte la pensione minima (tra 1.795,83 euro e 2.993,04 euro), l’aumento sarà pari all’1,44% dell’importo
  • oltre 5 volte la pensione minima (2.993,05 euro), l’aumento sarà pari all’1,2% dell’importo





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